Il destino delle stoviglie di plastica tra smaltimento nell’indifferenziata e inconvenienti nel secchio della spazzatura. Oggi esistono delle alternative e come è successo per la progettazione di altri prodotti eco-compatibili, l’Italia è in prima linea
Piatti di plastica: croce e delizia delle domeniche in famiglia
I piatti di plastica potevano essere un incubo per casalinghe e single di ritorno fino a qualche anno fa. Una volta utilizzati, non potevano essere gettati nei bidoni per la raccolta della plastica e andavano a produrre volume consistente nei sacchi dell’indifferenziato al quale erano destinati. Coltelli e forchette in plastica erano inoltre un’arma impropria che andava a bucare regolarmente il sacchetto dei rifiuti e piatti e bicchieri occupavano circa metà del volume del sacchetto, soprattutto se venivano utilizzati ogni giorno o comunque con regolarità.
Insomma, una famiglia di quattro persone che si organizzava con posate e piatti di plastica per un pranzo sapeva già il destino che l’attendeva dietro l’angolo: andare a buttare il sacchetto dell’indifferenziata stracolmo lo stesso giorno o al massimo la mattina seguente.
Coltelli e forchette in plastica erano un’arma impropria che andava a bucare regolarmente il sacchetto dei rifiuti e piatti e bicchieri occupavano circa metà del volume del sacchetto
Tuttavia i piatti di plastica – meglio conosciuti come piatti usa e getta – soprattutto per chi non ha la lavastoviglie possono essere molto utili e fanno risparmiare tempo e fatica ai seguaci del pranzo surgelato o in scatola che non devono far altro che aprire il microonde o sporcare una padella per avere un piatto pronto e fumante.
Le nuove direttive e il via libera ai piatti di plastica nei cassonetti della plastica | Inconvenienti e alternative di un prodotto apprezzato da tutti i seguaci del pranzo mordi e fuggi
Oggi le cose sono cambiante un po’ e la fama dei piatti di plastica, complici anche gli inconvenienti sopra citati, sembrava destinata a scemare. Ma da quando una nuova direttiva ha permesso che anche posate e stoviglie di plastica possono essere gettate nei cassonetti della plastica, è tornata di nuovo la moda, tutta anni ’90, del “facciamo presto tanto ci sono i piatti di plastica”. E invece no. Perchè ora, prima di finire nella spazzatura insieme agli altri oggetti in plastica, i piatti e tutti gli altri oggetti simili devono essere accuratamente puliti. Non lavati, ma sicuramente passati con uno scottex per togliere i residui di cibo più grossolani.

Una soluzione arriva da un’azienda di Lucca, che produce stoviglie e posate in un materiale realizzato con fibre naturali
Quindi non c’è più un vero e proprio risparmio di tempo, poiché, se prima potevano essere gettati nell’indifferenziata tali e quali con avanzi di cibo annesso, ora occorre fare un po’ come si fa quando si metterebbero dei piatti di ceramica in lavastoviglie: bisogna pulirli un pochino. Una soluzione arriva da un’azienda di Lucca che produce stoviglie e posate in un materiale realizzato con fibre naturali, completamente biodegradabile e riciclabile, più resistente della plastica e da smaltire nel bidone della carta.
I piatti in fibra naturale che vanno smaltiti nella carta: monouso, atossici e di design
Gli utensili sono monouso, adatti per la cottura in forno al microonde e hanno colori e design di tendenza. L’azienda italiana che li fabbrica, Naturanda, si impegna per garantire la consumatore una materia prima 100% naturale, la produzione made in Italy e ridotto impatto ambientale anche per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ovviamente se la qualità di questi oggetti di eco-design è elevata, anche il prezzo sarà più alto dei tanto apprezzati piatti di plastica. C’è da chiedersi se con tutti questi vantaggi – per sè e per l’ambiente – non vale la pena di investire in comodità e benessere. Infatti, anche il rischio di tossicità al contatto con gli alimenti è nettamente inferiore o nullo rispetto ai prodotti corrispettivi in plastica, in caso di sfregamenti sulla superficie ed esposizione alle alte temperature di una pietanza bollente.
Naturanda si impegna per garantire la consumatore una materia prima 100% naturale, la produzione made in Italy e ridotto impatto ambientale anche per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro
Per ultimo, ma non meno importante, i piatti di Naturanda – disponibili in diverse varianti di colori pastello (che presto saranno accompagnati da una linea di contenitori, bicchieri e posate) – sono deliziosi con il loro design moderno e naive e non hanno nulla da invidiare a servizi di piatti in ceramica ultra chic. Per chiunque, cliente o fornitore, fosse interessato, può consultare la pagina del servizio clienti sul sito di Naturanda.
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