Arcobaleno Secondo Atto | Quando l’esigenza di avere più opzioni diventa la ricetta per un cambiamento possibile

Andrà tutto bene: l’arcobaleno che è avanzato negli spazi contingentati del Coronavirus ha lasciato spazio alla consapevolezza che tutto è cambiato. Ma l’universo della Rainbow Era è molto di più di un simbolo mass-mediatico

L‘arcobaleno è di nuovo fra noi. Dopo la tempesta Covid-19 si è affacciato tra una nuvola e un lampo. Dai balconi italiani qualcuno lo aveva già chiamato nei mesi di piena pandemia, ma ora pare essere di nuovo in cielo. Lo si vedeva nei disegni dei bambini, creati nelle giornate di quarantena a casa forzatamente, per ricordare agli adulti che un po’ di speranza è necessaria per andare avanti. Poi l’arcobaleno dipinto è diventato un simbolo mass-mediatico e uno slogan: ” Andrà tutto bene”.

Dall’arcobaleno all’identità fluida: un viaggio per scoprire che qualcosa è cambiato

Adesso, a più di un mese di distanza dalla quarantena, c’è da chiedersi se davvero è andato tutto bene. Di sicuro va meglio. The Rainbow Era, però, emblema della caducità delle certezze e dell’anti-fragilità, è arrivata da un pezzo e pochi se ne sono accorti. Forse i più pessimisti, ma anche chi crede che i colori siano un’illusione della luce. Già qualche anno fa c’è stato un ritorno di fiamma di colori sgargianti e “democratici” sulle passerelle della moda internazionale. Sintomo non solo di un’esigenza di vivacità cromatica, ma anche di una riunione simbolica di gusti e attitudini differenti. Perchè l’arcobaleno è una manifestazione naturale così dirompente e unica tale da mettere d’accordo tutti – o quasi – sulla sua universale bellezza.

Nella sua straordinaria bellezza, l’arcobaleno ci indica non solo che la tempesta è finita, ma anche che probabilmente qualcosa di nuovo sta per iniziare

Proprio nel termine “universale” risiede il concetto dell’esigenza, nel mondo della moda e non solo, di convogliare energie e obiettivi verso qualcosa di comune e di originale allo stesso tempo. Come la luce, originariamente di un colore neutro, dà vita a una miriade infinita di altri colori – che nell’arcobaleno racchiude la sua potenza – così il nuovo bisogno di rendere universale qualcosa nasce come entità indipendente che richiama il concetto di identità fluida.

Il cambiamento, in qualsiasi direzione esso proceda, è alla base del concetto di identità fluida, poichè nasce con l’esigenza di introiettare in qualcosa di evidente i passaggi di una trasformazione in atto. Cosa c’è di più evidente di un arcobaleno? Nella sua straordinaria bellezza, ci indica non solo che la tempesta è finita, ma anche che probabilmente qualcosa di nuovo sta per iniziare.

Del resto, nessuno può nascondersi dagli effetti di un cambiamento quando esso coinvolge tutti, anche in tempi e luoghi diversi. Così, a distanza di anni, qualcuno si potrebbe accorgere di qualcosa che era già nell’aria da diverso tempo. Oppure arrivare in ritardo a spiegare un fenomeno che nel lungo periodo ha preso sembianze più sfaccettate.

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