I cambiamenti non avvengono mai per caso. Neanche quelli cospirati per decenni. L’Economia Circolare descritta nel libro testamento della Green Economy riprende 30 anni di errori e molte scommesse su come avverrà il Change Management della Sostenibilità
Prima di 50 Sfumature di Grigio c’è stato Mille Sfumature di Verde. Quasi venti anni fa, all’inizio degli anni 2000, c’era chi già aveva considerato l’idea di rendere affascinante l’accostamento di sfumature di colori diversi per definire un concetto assai più complesso. Nel 2011 E. L. James parlava – tuttavia in maniera neanche troppo complicata – di sesso, mentre Peter Winsemius e Ulrich Guntram hanno parlato di strategie sostenibili nel loro THOUSAND SHADES OF GREEN: SUSTAINABLE STRATEGIES FOR COMPETITIVE ADVANTAGE pubblicato nel 2002. Se adesso parlare di Sostenibilità sembra piuttosto comune, nel 2000 era un argomento di dominio (pubblico) abituale solo degli addetti ai lavori. Un po’ come il sesso prima di 50 Sfumature di Grigio.
Mille sfumature di un’economia sostenibile: uno scenario che vede coinvolti tutti gli attori del cambiamento
Peter Winsemius e Ulrich Guntram, entrambi avvezzi all’economia nel suo senso più tradizionale come alla Green Economy, hanno avuto carriere in cui fioccano incarichi come Enviromental Partner in McKinsey & Company, Ministro dell’Ambiente per l’Olanda dall’82 all’86 (Winsemius) e Chief Operating AXA Insurance, il Centro di Competenza per il Servizio di Assicurazioni di AXA nel mondo (Gruntam).
Il libro racconta con pragmatismo e senza contratture errori, complicazioni e rimedi di un‘economia che attraversa tre decenni (dal 1970 al 2000) fino ad arrivare alla proattività del modello economico delineatosi agli inizi del 2000. Il particolare approccio olistico del libro, un must dell’enciclopedia della Sostenibilità, rivela l’importanza della cooperazione di tutti gli attori che confluiscono nel consolidamento di una cultura di base rispetto a questa tematica. Il libro inserisce tali attori in una diagramma che ne evidenzia la collocazione rispetto alle priorità a cui far fronte e alle fasi in cui le operazioni vengono messe in pratica al fine di raggiungere gli obiettivi.
Le sfumature di verde di “A THOUSAND SHADES OF GREEN” sono molte, probabilmente più di mille, e riguardano le infinite modalità di approcciarsi al mondo della sostenibilità, mettendo a fuoco chi ha il compito di pensare, operare e misurare i cambiamenti che un approccio sostenibile porta con sé.
Le 4 Fasi del Cambiamento: Riconoscimento, Formulazione, Implementazione e Controllo
In questo scenario vengono inclusi gli stakeholders della sostenibilità, quelli che non devono mancare all’appello quando si tratta di cambiare le cose. Abbiamo gli scienziati, gli attivisti ambientali, le lobby affiliate, i dipartimenti e le agenzie che si occupano di ambiente all’interno delle fasi embrionali dei progetti di sostenibilità – Riconoscimento e Formulazione – e le parti attive dell’economia del paese: le aziende, le organizzazioni locali e gli altri dipartimenti governativi statali e privati, il cui operato diviene prioritario nelle fasi di Implementazione e Controllo dei progetti portati avanti. Al centro di questo diagramma emergono, esattamente a cavallo tra le fasi di ideazione e realizzazione di progetti, le organizzazioni a stretto contatto delle industrie, dove il destino delle iniziative di cui gli intellettuali prendono il carico sociale si concretizza o si dilegua.
“A THOUSAND SHADES OF GREEN: SUSTAINABLE STRATEGIES FOR COMPETITIVE ADVANTAGE” è, come fa notare una recensione del Corporate Social Responsibility and Environmental Management, uno dei migliori esempi nella letteratura del Management che possono essere applicati al contesto della sostenibilità ambientale.

Design Thinking e Change Management. Sostenibilità a tutti i livelli di responsabilità
Il concetto del Change Management, comprese le tematiche di Industry Resilience e Thinking Design, hanno radici profonde che le riportano al tema della sostenibilità di obiettivi, mezzi e risultati. Le sfumature di verde di A THOUSAND SHADES OF GREEN sono molte, probabilmente più di mille, e riguardano le infinite modalità di approcciarsi al mondo della sostenibilità, mettendo a fuoco chi ha il compito di pensare, operare e misurare i cambiamenti che un approccio sostenibile porta con sé.
Bright Green Enviromentalism: una forma di ambientalismo pervasiva ma concreta
Parlare di Green Thinking in Economia non è un caso. Infatti, Dopo appena un anno dalla pubblicazione di A THOUSAND SHADES OF GREEN: SUSTAINABLE STRATEGIES FOR COMPETITIVE ADVANTAGE, Alex Steffen, conia il termine Bright Green Environmentalism, che promuove un ambientalismo concreto, più incentrato sulla fiducia negli strumenti che il sistema politico offre per gestire il cambiamento, piuttosto che sulle polemiche che proliferano negli atti di protesta agli “errori” perpetrati.
L’Ambientalismo Verde Brillante coinvolge, all’interno del suo manifestarsi credo su differenti livelli di applicazione del cambiamento, tutte le tipologie di green friendly behaviour types, dal più soft (Personal Responsibility) al più strong (Radical Change of World System). Come a voler dire, “Non importa come, purchè lo si faccia”. Che sempre è meglio, in ogni caso, di “Purchè se ne parli”.
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